domenica 21 ottobre 2018

Campanella

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Il pensiero di Telesio si ispira a Tommaso Campanella.

Campanella nasce a Stilo in Calabria, nel 1568 e muore a Parigi nel 1639.

Tommaso Campanella era un frate domenicano che accusato di eresia per l'adesione al naturalismo e al sensismo del filosofo cosentino, fu processato dall'Inquisizione e trascorse in carcere molti anni della sua tormentata esistenza.

L'aspetto della sua filosofia che bisogna sottolineare è la rivalutazione culturale e pedagogica della natura, tipica dell'età umanistico-rinascimentale. 

Campanella rigetta la cultura libresca e dichiara di aver appreso più cose dall'osservazione di un filo d'erba o di una formica che dai libri.

Egli interpreta la fisica di Telesio, alla luce di suggestioni tratte dalla magia e dalla metafisica, che lo portano a sostenere l'universale animazione di tutte le cose del mondo. Queste,al pari degli animali e degli uomini, sono dotate di sensibilità.

L'esperienza sensibile è per il filosofo calabrese il fulcro dell'attività conoscitiva: a differenza della ragione, infatti, i sensi non hanno bisogno di prove e garantiscono una conoscenza certa.

Il fondamento ultimo della natura intesa come totalità organica è Dio, che crea e governa il mondo attraverso tre principi fondamentali dell'essere:
  • la potenza che rende ogni cosa necessariamente come dev'essere;
  • la sapienza, da cui deriva l'armonia che regge il mondo;
  • l'amore, che indirizza ogni cosa verso il suo fine supremo.



L'opera più nota di Campanella è La città del sole, un testo appartenente al genere letterario dell'"utopia", sviluppatosi sulle orme di un'antica tradizionale risalente alla Repubblica platonica, dove si delineavano le caratteristiche di uno Stato perfetto.

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In questo testo Campanella propone un modello ideale della società, che egli, tra l'altro, si alluse di poter realizzare concretamente.

➤L'opera si svolge come un dialogo tra un nobile e un navigatore genovese: quest'ultimo racconta la storia di una città che ha potuto visitare in un'isola equatoriale, città in cui la famiglia è abolita, la proprietà privata e la schiavitù aborrite, il lavoro considerato un grande valore che nobiltà l'uomo.

Egli inoltre riserva una grande attenzione alla formazione dei ragazzi, sottolineando non solo la necessità di un'istruzione basata sull'osservazione diretta delle cose, ma anche il bisogno di sradicare dal mondo l'ignoranza, fonte di tutti i mali.




















lunedì 15 ottobre 2018

Telesio

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Un aspetto importante della civiltà rinascimentale è il nuovo modo di guardare la natura, comincia a essere esplorata con gli occhi dello scienziato, che osserva, analizza avanza ipotesi e spiegazioni.

Tale concezione è presente in un'opera del pensatore calabrese Bernadino Telesio, intitolata La natura secondo i propri principi.


➧Bernadino Telesio nasce nel 1509 a Cosenza, dove compie la sua prima formazione. Prosegue i suoi studi a Milano, Roma e infine Padova, dove sviluppa le sue teorie naturalistiche che attingono alla fisica dei filosofi presocratici. A Cosenza riorganizza l'Accademia cosentina a scopo di diffondere la cultura.


Telesio nell'opera afferma che l'uomo non deve imporre schemi a priori sulla natura ma deve scoprire le leggi specifiche che ne regolano la vita e sono sconosciute ai più.

Queste leggi sono per Telesio due forze contrastanti, il caldo e il freddo, le quali si applicano sulla materia intesa come sostrato fisico inerte.


Come aveva già pensato Aristotele, per Telesio le forze (i principi agenti),e la materia (la massa corporea), non possono essere mai separate. 

La sostanza che è l'unione tra massa e materia, ha carattere dinamico, consistendo in una storia incessante di generazione, trasformazione e rigenerazione.


Telesio critica i filosofi e gli scenziati per non aver osservato e compreso appieno la natura e di aver proiettato su di essa caratteristiche e proprietà che esistevano solo nella loro immaginazione.




Rinascimento

Il termine "Rinascimento" è connotato nel Cinquecento e indica quel complesso periodo in cui si assiste a un profondo rinnovamento in tutti i campi.



Si tratta di una fase in cui si manifesta negativa considerazione del Medioevo, bollato come un'età di transizione, priva di vero valore culturale.



Gli intellettuali dell'epoca si riallacciano idealmente ai grandi filosofi della Grecia: lo studio rigoroso dei testi classici è concepito come un funzionale processo pratico degli uomini
Le lezioni degli antichi servivano da stimolo per una nuova sintesi filosofica, basata sulle risorse intellettuali e morali umane e sulla conoscenza scientifica.



Nel concetto di Rinascimento quindi emerge con maggior forza l'idea secondo cui la cultura classica si offre come stile di vita e si diffonde per raggiungere la società civile.



Il Rinascimento per avendo sempre come centro l'Italia si irradia anche in Europa come in Francia, nei Paesi Bassi e in Germania. Proprio in Germania si sviluppa un componente fondamentale della rinascita spirituale dell'età moderna ossi la Riforma protestante.



Con l'Umanesimo si verifica una vera e propria riscoperta di Platone, cui le opere vengono conosciute grazie alla traduzione in latino. 



Nella disputa tra platonici e aristotelici si evidenzia la contrapposizione tra due diversi orientamenti culturali:

-se i platonici sono interessati sopratutto a una rinascita spirituale e religiosa e vedono il platonismo l'espressione più altra della religiosità antica, 
-gli aristotelici trovano nei testi di Aristotele uno stimolo per l'approfondimento della ricerca razionale e naturalistica.
I centri geografici di queste corresti sono: Firenze per il platonismo e Padova per l'aristotelismo.






Umanesimo

L'Umanesimo è l'espressione con coi si suole designare la cultura del Quattrocento e ha il suo fulcro geografico nelle fiorentine città italiane, in particolare Firenze.


A Firenze sorge una delle più importanti istituzioni culturali dell'epoca, l'Accademia platonica, che annovera tra i suoi membri personalità di primo piano.



Il termine "Umanesimo" è usato per la rima volta nell'Ottocento e allude a due concetti strettamente intrecciati tra loro:



-in primo luogo designa la centralità che viene ad assumere in questo periodo la riflessione sull'uomo, considerato signore incontrastato della propria vita, ormai disancorata dalla tutela ecclesiastica e religiosa;



-in secondo luogo indica il nuovo indirizzo degli studi, che ora si orienta verso le humanae litterae e non più verso la "scienza divina" (la teologia).



L'interesse filosofico segna una netta differenza del nuovo approccio umanistico rispetto a quello del chierico medievale, al quanto non interessava il recupero del documento nella sua veste originaria quanto l'utilizzo del suo contenuto allo scopo di trovare una conferma alla propria dottrina o fede.



Gli umanisti mirano a ripristinare il testo nella sua forma originale, attraverso il puntiglioso confronto delle diverse redazioni esistenti e l'intelligente interpretazione del pensiero degli autori antichi, alla ricerca di ciò che avevano veramente detto Platone e Aristotele, Virgilio e Cicerone.



Con l'Umanesimo la filosofia diventa una scienza vera e propria accurata e precisa, e grazie ad essa si diffonde in Europa la conoscenza delle lingue greca e latina.

Il latino diventa la lingua officiale della nuovo Europa.
La diffusione del latino come lingua della comunicazione filosofica e letteraria deve essere apprezzata in quanto viene a costruire un formidabile mezzo per la circolazione delle nuove idee umanistiche e scientifiche tra i dotti europei.

La lingua latina cederà poi il passo alle lingue volgari, che rappresentano un momento di allargamento della cultura  ai ceti borghesi e mercantili.

domenica 14 ottobre 2018

Umanesimo e Rinascimento

  • L'Umanesimo inizia all'incirca nel Quattrocento, più precisamente nel 1492, anno della scoperta dell'America.
  • Il fenomeno dell'Umanesimo propone il ritorno al mondo classico per ridare vita a una cultura che collocava al centro dei propri interessi l'uomo, la sua dignità e la sua libertà.
  • Questo progetto segue nel Cinquecento e inizia ad ampliarsi in tutti i campi (arte, filosofia, ricerca sulla natura, nuove tecniche)e si diffonde in Europa, dove assume il nome di Rinascimento.
  • Umanesimo e Rinascimento sono due grandi eventi che affermano la centralità dell'uomo nel cosmo; una centralità che va a sostituire il ruolo che nel Medioevo aveva occupato Dio. 
  • Ciò non significa che i nuovi intellettuali siano atei o miscredenti ma la loro religiosità si caratterizza per valorizzazione della dignità dell'uomo, considerato artefice del proprio destino, ovvero padrone e responsabile della propria vita.